giovedì 6 febbraio 2014

Olympia

"La pratica dello sport è un diritto dell'uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play." - estratto dalla Carta Olimpica.


Ad una ventina di chilometri da Zacharo c'è il sito archeologico dell'antica Olympia frequentato quotidianamente da migliaia di turisti che arrivano qui in autobus dal vicino porto di Katakolo (vicino Pirgos) dove fanno scalo le navi da crociera del mediterraneo.

Il sito è, quindi, subissato dai turisti e, per una visita completa, bisogna dedicargli più tempo del necessario.
Il sito archeologico in se è spettacolare, rovine di edifici e templi costituiscono una mappa in pietra scolpita sotto dolci colline.



E' possibile vedere il tempio di Zeus, al quale l'intero complesso era dedicato e per il quale, ogni 4 anni, venivano celebrati i famosi giochi (conosciuti oggi come "Olimpiadi"). I giochi erano la massima espressione sportiva dell'epoca, si tennero fino all'abolizione avvenuta nel 394 d.C. e vi potevano partecipare solo atleti uomini. Durante il periodo dei giochi venivano interrotte anche le ostilità tra gli stati in guerra.

La visita del sito permette di vedere i vari "tesori", veri e propri templi che custodivano offerte votive alle divinità. Ci sono la palestra in cui gli atleti si allenavano, i templi consacrati alle divinità e lo stadio in cui venivano svolti i giochi.










Il complesso archeologico di Olympia è composto anche da 4 musei, il più importante è il museo archeologico.

All'interno sono riportati, seppur parzialmente, gli spettacolari frontoni dei templi, delle rappresentazioni scultoree delle 12 fatiche di Ercole, la fantastica statua di "Ermes di Prassitele" mentre conduce il piccolo Dioniso sul monte Nysa.








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