Anche
il soggiorno a Cefalonia, come quello a Zacinto, era orientato al
riposo e al mare. Avevo però in programma di vedere alcune spiagge,
soprattutto della parte nord dell'isola, e qualche paese, Argostoli, il
capoluogo, compreso.
Per questo ho scelto il paesino di Agia Efimia come base, sarei stato
vicino a molte spiagge del versante nord e proprio ad Agia Efimia ha
sede un centro Diving; speravo di regalarmi almeno una giornata di
immersioni anche qui a Cefalonia.
Questo paesino si trova sul versante orientale dell'isola, stretto in
una gola tra due montagne ripide che lo proteggono a nord e sud e
lasciano un piccolo golfo come sbocco sul mare. La posizione è
spettacolare con l'isola di Itaca a fare da sfondo.
Di
suo, Agia Efimia non ha una vera e propria spiaggia se non una sottile
striscia di ghiaia larga appena un paio di metri. L'acqua del golfo è
comunque pulita, ma il molo del paese, che si sviluppa sul lato sinistro
del golfo, fronteggia la spiaggia ed il colpo d'occhio non è dei più
belli.
Al di fuori del paese, dove il piccolo golfo si apre allo stretto che da nord, tra Cefalonia e Itaca, conduce al porto di Sami (il porto più grande dell'isola) si schiudono punti di accesso al mare, non si possono definire spiagge, in quanto la sabbia o la solita ghiaia mancano nella maggior parte dei casi. Le piccole baie di roccia si aprono su un mare limpido e, com'è facile immaginare, sono sempre sovraffollate.
Agia Efimia |
La spiaggia più conosciuta di Cefalonia è senz'altro Myrtos bay, a soli
15 minuti da Agia Efimia. Anche questa spiaggia, come la maggior parte
delle spiagge che ho incontrato, è pressoché deserta fino alle 10 di
mattina dopo di che arrivano flotte di auto e interi autobus a scaricare
bagnanti che si trattengono fino a sera.
Myrtos bay |
Fortunatamente la spiaggia è enorme ed in gran parte libera, chi
arrivasse qui nelle ore di maggior affollamento deve portarsi almeno un
ombrellone per proteggersi dal sole.
Myrtos
bay è la spiaggia scenograficamente più bella di Cefalonia e tra le più
belle di tutta la Grecia. La vista dall'alto è spettacolare, complici
le ripide scogliere che la circondano sui tre lati, scogliere di calcare
bianco come bianca è la spiaggia.
Il
mare attraversa molte delle gradazioni del blu, da molto intenso al
largo fino a diventare celeste in prossimità della riva. La spiaggia,
formata da ciottoli e ghiaia di calcare arrotondato, si dissolve
nell'acqua marina tanto da dare l'effetto di latte versato nel mare.
La visibilità infatti è pari a zero; con la maschera non riuscivo a vedere il palmo della mia mano.
Il fondale tende a scendere molto rapidamente, dopo appena 5 metri l'acqua è già abbastanza alta da coprirmi completamente.
Anche
la sabbia, composta da ghiaia e sassi, non è molto comoda per camminare
a piedi nudi. Le scarpe da scogli sono molto utili se si vuol godere di
questa splendida spiaggia senza troppi fastidi.
Affascinante anche il suono che produce l'infrangersi delle onde sulla
battigia. I ciottoli arrotondati che sbattono e rotolano tra di loro
producono un suono basso e costante, a mio avviso molto rilassante.
Myrtos
bay è senz'altro una spiaggia bellissima se vista da lontano.
Scenograficamente incredibile ma, all'atto pratico, non molto "comoda"
e, visto che sono in compagnia di un bimbo, poco adatta ai sui
divertimenti.
Kiriaki beach |
Da Myrtos bay verso sud si apre l'omonimo golfo di Myrtos, il golfo è
circondato da piccole baie e spiagge dove la visibilità dell'acqua torna
ad essere quella "normale" e i ciottoli sono sostituiti da una
componente importante di sabbia. La spiaggia di Kiriaki è molto meno
affollata di Myrtos sebbene si trovi a pochi chilometri di distanza. Un
ulteriore deterrente (almeno per gli autobus) è che la strada per
arrivare non è delle migliori. Contorta e dissestata non è di facile
accesso, ma qui ci si può concedere un po' di riposo. Arrampicato a metà
collina c'è anche un ristorante di poche pretese, ma che per
un'insalata greca chiede pochi spicci. Per arrivarci bisogna risalire
una ripida scalinata che, solo questa, fa venir fame.
Alla
ricerca di altre spiagge per Cefalonia, mi sono spinto all'estremo
nord. Geograficamente questa piccola penisola presenta alte montagne
che scendono a picco nel mare e non di rado si aprono piccole spiagge o
baie difficilmente accessibili, ma molto spettacolari. Tutta la zona è
caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e da vedute spettacolari.
Una curiosità: su tutto il versante nord occidentale dell'isola arrivano
le trasmissioni radio italiane: Radio Capital, 101, Rai1, 2 e 3… non
Radio 105 (la solita coperta corta).
Sulla punta più settentrionale, poco lontano da Fiskardo, il paese più importante della zona, c'è una piccola insenatura straordinario. Si tratta della baia di Emblissi.
Anche qui la sabbia non compare minimamente, tutta la spiaggia è composta di pietre e scogli.
Emblissi bay |
L'acqua
limpida ed il fondale fanno si che il mare prenda dei colori inusuali.
Il fondale (dove stranamente c'è un po' di sabbia) è bellissimo, con
maschera e respiratore c'è veramente da divertirsi.
Pesci colorati e stelle marine molto grandi e di colore arancione, sono tranquilli compagni di bagni interminabili.
Sul versante orientale di Cefalonia ho passato un intero pomeriggio sulla spiaggia di Sami.
La spiaggia è in gran parte libera ed è di facile accesso; a lato del
campeggio di Sami (Camping Karavomilos) c'è la spiaggia con ombrelloni e
sdraio (a pagamento) e, volendo, piscina e bar del campeggio.
Sami beach |
Per il resto, la lunga spiaggia è composta dai soliti ciottoli e ghiaia,
non è molto frequentata ed il panorama che si osserva è affascinante.
Sopra un' acqua di un intenso blu scuro "galleggia" l'isola di Itaca
proprio davanti agli occhi e il versante orientale di Cefalonia sulla
sinistra, con una folta vegetazione e alte montagne a caratterizzarne
il paesaggio.
Non mi è sembrata, però, una di quelle spiagge che non dimenticherò mai.
Antisamos beach |
Risalendo
la collina sopra Sami si arriva ad una spiaggia che, per alcuni
aspetti, è una di quelle che sarà difficile dimenticare. Si tratta della
spiaggia di Antisamos, le alte e rigogliose colline che la circondano
compongono una cornice impressionante. Il mare è bellissimo e la
spiaggia, nonostante i soliti sassi e la ghiaia, è comunque
spettacolare.
C'è poi da considerare il fatto che la spiaggia gode della stessa fama
di Myrtos bay, fama meritata per la sua bellezza, ma che la rende,
inevitabilmente, sovraffollata.
Ciottoli e ghiaia sono ormai compagni di vacanza, ma rendono necessario
l'affitto di sdraio ed ombrellone visto che sdraiarsi o sedersi su
questi sassi è oltremodo scomodo.
Per quanto riguarda i paesi da visitare, qui a Cefalonia, ho scelto Argostoli (il capoluogo), Fiskardo, Assos e Sami.
Fiskardo |
C'è da dire che tutti i paesi della zona (isole ed entroterra) sono
stati completamente rasi al suolo dal terremoto del 1953, hanno così
perso la maggior parte del loro fascino.
Fanno eccezione Fiskardo, all'estremo nord dell'isola, e Assos che miracolosamente vennero risparmiati dalla distruzione.
Fiskardo è un piccolo paese perfettamente conservato soprattutto nella
parte intorno al molo. Le facciate delle case color pastello ed i fiori
variopinti presenti un po' ovunque compongono un colpo d'occhio
fantastico.
La
nota dolente è l'intenso viavai di turisti che affollano costantemente
il centro. L'attracco di grossi traghetti stipati di gente congestiona
ulteriormente le strette vie del centro, turisti invasati con
macchinette fotografiche al collo non perdono tempo ad affollare i
numerosi negozi di cianfrusaglie.
Visto il traffico di gente i ristoranti si sono adeguati, il conto presentato è comparabile solo ai ristoranti di Rimini.
Il piccolo paesino di Assos, invece, si è sviluppato nel piccolo lembo
di roccia che unisce Cefalonia ad uno sperone roccioso poco lontano
dalla costa.
Questo piccolo paese, come Fiskardo, conserva gli edifici originali in "stile veneziano" perfettamente ristrutturati.
Assos ha due piccole spiagge che si aprono ai due opposti versanti della
lingua di roccia, anche queste rocciose e superaffollate.
Arrivano
qui moltissimi turisti, per lo più in auto, tanto che il paese non
riesce a riceverli. Difficilissimo trovare un parcheggio in tutta la
zona ed anche i ristoranti sono pieni durante tutto l'arco della
giornata.
Argostoli |
Per ultimo arrivo ad Argostoli, il capoluogo dista tre quarti d'ora da
Agia Efimia. I due paesi sono praticamente agli antipodi di Cefalonia. I
chilometri non sono molti, ma l'orografia dell'isola è abbastanza
complicata. Montagne molto alte e valli profonde costituiscono il
profilo di tutta l'isola fino a raggiungere i 1628 metri del monte
Ainos.
Il
centro di Argostoli è stato completamente ricostruito a perfetta copia
di come doveva apparire prima del terremoto. Geograficamente gode di una
posizione molto favorevole, adagiata sul dolce pendio di una bassa
collina affacciata su un piccolo golfo riparato. Il mare aperto, lo
Ionio, si apre proprio alle sue spalle.
Il centro ruota tutto intorno a Plateia Vallianou, piena di ristorante e di gente a passeggio.
Cefalonia sott'acqua:
Come
da programmi avrei passato almeno una giornata sotto il livello del
mare e, come già detto, ad Agia Efimia ha sede un centro diving molto
organizzato (aquatic.gr)
Noleggiata l'attrezzatura e compilati i moduli di rito siamo usciti in
mare. La mattinata già calda, il cielo limpido ed il mare immobile già
promettevano bene.
In
5 minuti siamo arrivati ai siti d'immersione, vicinissimi al porto e a
ridosso di calette raggiungibili solo via mare. Espulsa l'aria del
"giubbotto di galleggiamento" (il GAV) si scende su un fondale basso, 7 o
8 metri e si parte costeggiando la parete di sinistra; nel frattempo la
profondità è arrivata a quasi 25 metri e raggiungiamo il primo
obbiettivo dell'immersione. Un'enorme mina inesplosa (e disinnescata)
che riposa placidamente su una parete scoscesa di roccia e sabbia. La
forma sferica e il grande foro superiore la fanno assomigliare ad
un'anfora affondata con chissà quale nave.
Proprio
questo è il secondo target dell'immersione, si risale fino a 12/15
metri per tornare verso il gommone. La parete, questa volta sulla nostra
destra, è cosparsa di resti di anfore romane (così ci aveva riferito la
guida durante il briefing pre-immersione). Sono riconoscibili i
particolari manici e il collo stretto ed allungato. Ce ne sono migliaia
raggruppati in punti precisi, segno che il carico o la nave stessa
erano naufragati proprio su queste coste per chissà quale incidente.
Magari una tempesta improvvisa che le ha spinte su questi scogli
acuminati che risalgono fino al pelo dell'acqua.
Dopo 45 minuti si chiude una bellissima immersione, coronata da un
branco di piccoli pesci che saltano fin fuori dall'azzurra superficie
dell'acqua a formare archi d'argento, segno che stanno scappando da
qualche predatore.
Finisce così anche il soggiorno a Cefalonia e con questo la mia vacanza.
Ritorno sulla terraferma grazie all'enorme traghetto che mi scaricherà a
Patrasso, destinazione Atene.
Vorrei chiudere con un avviso importante ed alcuni suggerimenti pratici:
L'avviso importante può interessare
chiunque si trova, come me, sull'"autostrada" che da Patrasso porta
verso Atene costeggiando il profilo nord del Peloponneso (quella di
maggior importanza e volume di traffico), l'autostrada 8A.
L'autostrada è a pagamento come se fosse una VERA autostrada ma c'è da
aver paura. Probabilmente è LA STRADA PIU' PERICOLOSA CHE HO MAI
PERCORSO!
Non tanto per le curve che ne rendono sinuoso il tracciato, ma più che
altro per le sole due corsie che la compongono. Una corsia per ogni
senso di marcia; solo in rari casi le due corsie sono separate da uno
spartitraffico in cemento.
L'asfalto
è in buone condizioni, questo porta gli automobilisti a correre più del
normale. Il sorpasso è agevolato dall'auto più lenta spostandosi con
metà veicolo sulla corsia d'emergenza, ampia quanto la carreggiata
normale. Questa manovra, però, è a unico arbitrio dell'auto più lenta e
non di rado porta la macchina veloce a superare la doppia linea continua
centrale ed a sfiorare le auto che corrono nel senso contrario. Il
tutto è ulteriormente reso più pericoloso dai frequenti lavori sul
tracciato ed ai lati delle carreggiate con conseguente aumento di mezzi
pesanti. Per non parlare dei bus che, stracolmi, trasportano turisti da
un capo all'altro del Peloponneso. ATTENZIONE!
Per chi desiderasse muoversi con i traghetti tra le magnifiche isole Ioniche può avvalersi della collaborazione di Kefalonia-information.com,
grazie a questo sito sono riuscito ad avere in anticipo i biglietti dei
traghetti per le tratte minori (solitamente non reperibili in agenzia).
Sito ricchissimo di informazioni su tutti gli aspetti dell'isola, dagli
alloggi alle spiagge.
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