sabato 28 aprile 2018

Creta: i luoghi

I luoghi:
La lunga e travagliata storia di Creta è visibile in ogni angolo dell'isola. Musei e siti archeologici narrano una storia che inizia dalla preistoria fino a giungere allo splendore della civiltà Minoica; tutte le testimonianze visibili e uniche nel loro genere.
Ma anche girando per l'isola si trovano i resti della sua travagliata storia; in primis tocca alle città farsi testimoni del passato di Creta. Heraklion, il capoluogo, Hania e Rethimno ed altre città narrano tutte di una storia comune. La dominazione Veneziana e quella Ottomana che si contesero questo ponte di terra tra l'Europa e l'Oriente, tra l'Europa e l'Africa.
Sebbene molto sia stato distrutto e rimaneggiato, i centri storici di questi borghi mantengono intatte delle testimonianze eloquenti.

Heraklion (Candia):

Il capoluogo dell'isola è oggi la città principale. Famosa più che altro per la vicinanza al sito archeologico di Cnosso e per il museo archeologico che, non solo per i reperti custoditi, può competere con molti musei di fama mondiale.

Il centro storico è un susseguirsi di viuzze che si arrampicano sulla dolce collina che dal porto raggiunge piazza Kallergon dove, da quasi 4 secoli,  trova posto la bellissima Fontana Morosini, a pochi passi di distanza dalla loggia veneziana.
Ma anche la chiesa di Agios Titou è un elegante esempio del passato Veneziano.



Il museo archeologico, però, è la vera perla di Heraklion. La struttura moderna è stata concepita per resistere a terremoti intensi che non di rado si verificano sull'isola. Le numerose sale espongono ciò che di più interessante è stato trovato durante gli scavi sull'isola. Almeno ciò che non è stato portato ad Atene.


Tutto il museo andrebbe visitato con calma, ma se proprio non riuscite a dedicargli molto tempo, ci sono comunque dei reperti che non vanno assolutamente trascurati.



Rethimno (Retimo):
Una passeggiata nel centro storico di Rethimno è quanto di più vicino ad un viaggio indietro nel tempo. Credo che le uniche novità inserite negli ultimi 400 anni siano i mezzi di locomozione a motore e le bancarelle di souvenir.
Le viuzze che si attorcigliano su se stesse tra il porto e la fortezza sono invase da turisti, alla ricerca delle innumerevoli testimonianze della dominazione veneziana, sparse un po' ovunque. Oltre i palazzi e le fontane anche il castello che sovrasta la cittadina ne è una testimonianza tangibile; saltano comunque all'occhio i due minareti rimasti, simbolo della dominazione turca che fino all'indipendenza della Grecia aveva dominato l'isola a più riprese.


Agios Nikolaos:
La città più grande di Creta, all'estremità orientale, è un tranquillo paese affacciato sul mare. L'attrazione principale di Agios Nikolaos è lo stile rilassato che si respira passeggiando per il centro. I locali intorno al lago interno sono animati ad ogni ora del giorno, come la zona lungo il porto.
L'atmosfera rilassata sembra essere piaciuta anche a vip di tutto il mondo che spesso hanno scelto la costa a nord di Agios Nikolaos per trascorrere le vacanze. Questo spiega la presenza di numerosi resort di lusso nei dintorni del piccolo paese di Elounda, 10 chilometri a nord di Agios Nikolaos.

Chania (La Canea):
Ho lasciato Chania come ultima città, ma è forse quella più carica di fascino. Qui il piccolo centro storico è rimasto un gioiello a malapena intaccato dai soliti negozi di souvenir. Tutta la parte abitata che gira intorno al vecchio porto è un alternarsi di chiese e palazzi in stile veneziano e antiche moschee.
Il flusso di persone presente quotidianamente è la degna testimonianza del richiamo che il centro storico ha sui turisti. Questo flusso è stato intensificato dal traffico di voli low cost che fanno scalo proprio all'aeroporto di Chania, il secondo aeroporto più importante di Creta.
La presenza massiccia di turisti è dovuta anche al fatto che Chania viene presa come punto di partenza per la scoperta delle spiagge della costa occidentale dell'isola: soprattutto Balos, Elafonissi, Falasarna.

Oltre le città i siti che vanno visitati sono:
La fortezza di Spinalonga. Fortezza veneziana posta a difesa della baia che conduce a Agios Nikolaos.
Lo sperone di roccia su cui cresce ne faceva un avamposto difficilmente espugnabile. La fortezza è rimasta attiva fino a qualche decennio fa come lebbrosario.
Per essere raggiunta bisogna prendere un piccolo traghetto che salpa dal molo di Eulonda (ce ne sono altri che attraccano anche a Plaka) e che va prenotato sul posto. Riservatevi almeno un paio d'ore per la visita della fortezza ed il giro dell'isola.




A pochi minuti di macchina da Agios Nikolaos, fuori il paese di Kritsa, c'è una piccola chiesa con degli affreschi incredibili. Si tratta di una delle poche testimonianze originali di epoca bizantina in Grecia e, di sicuro, la più bella che potete trovare a Creta. Si tratta di Panagia Kerà, alle porte del paese di Kritsa. Vale la pena fare un po' di strada per arrivare fin qui.



Nascosta tra le tranquille colline vicino alla bella spiaggia di Kalamaki è stata scoperta una delle poche tombe a tholos (a forma di cupola) intatte di epoca Minoica. La collina su cui si affaccia domina la pianura circostante e apre una finestra sul mare. Anche in estate il sito è deserto, quiete turbata solo dal frinire delle cicale e dal sole al tramonto. 



Il sito archeologico di Gorthina è piuttosto particolare per Creta, rappresenta una dei più completi ed affascinanti siti che l'impero Romano ha lasciato sull'isola. Subisce, però, la fama della vicina Festo, che molti turisti sembrano preferire. I governatori della città di Gorthina si erano da subito alleati con i nuovi invasori romani, nella speranza di trarre vantaggi contro le potenti città di Knosso e Festo.


La testimonianza più importante conservata in questo sito archeologico è conosciuta come il "Codice di Gorthina", ossia una serie di lastre di marmo che riportano incise delle norme riguardanti soprattutto il diritto di famiglia. 

In queste leggi, scolpite dai Dori tra il VI e il V secolo a.C., le donne conquistano dei diritti: "A Gortina le donne, pur contraendo il matrimonio solo dopo la scelta del marito da parte del pater familias, godevano tuttavia di diritti patrimoniali: potevano ereditare il patrimonio familiare e in parte amministrarlo autonomamente. [...]".

Le lastre in marmo furono riutilizzate dai romani per costruire l'Odéon della città, un luogo adibito al canto.




Il piccolo paese di Matala è rimasto, qui a Creta, l'ultimo avamposto della rivoluzione culturale degli anni '60/'70. In quegli anni trascorsero qui dei periodi più o meno lunghi personaggi come Joni Mitchell e Cat Stevens, dormendo nelle grotte artificiali scavate nel fianco della montagna a picco sul mare e che un tempo erano adibite a tombe.

Ora rimane una sorta di posticcia atmosfera bohemienne, con tanto di bancarelle di ambulanti e sistemazioni di fortuna per albergare i moderni "viaggiatori liberi". L'immagine più spettacolare di Matala, però, è il tramonto che regala ogni sera, con il sole che va a spegnersi in lontananza ed il profilo dell'isola che scompare nell'ombra.







Appena fuori Rethimno, a pochi minuti di auto, è nascosto un cimitero del tardo periodo Minoico (XIII-XIII secolo a.C.). Il Cimitero di Armeni
L'atmosfera è suggestiva, vista la mancanza di gente e il fatto che il cimitero sia nascosto tra le piante di un piccolo bosco.
Le oltre 200 tombe a camera scavate nella roccia sono orientate da ovest a est e, molte di loro, hanno ingressi a "dromos" (a corridoio) che si restringono verso l'alto.


L'orgoglio cretese ha un vero e proprio santuario da venerare. La triste storia della guerra civile contro i turchi ebbe qui un epilogo sanguinoso. La cronaca di quello che accadde al Monastero di Arkadi è di Victor Hugo:



«Conosciamo il nome, Arkadi, ma sappiamo poco dell’evento. Ecco i dettagli precisi e per buona parte sconosciuti. Nel monastero di Arkadi sul monte Ida, 16mila Turchi attaccano 197 uomini, 343 donne e bambini. I Turchi hanno 26 cannoni e due obici, i Greci 240 fucili. La battaglia dura 2 giorni e 2 notti; il monastero è crivellato da 1.200 proiettili; un muro crolla, i Turchi entrano, i Greci continuano a combattere, 150 fucili sono fuori uso, la battaglia va avanti per sei ore nelle celle e per le scale, ci sono 2mila corpi nel cortile. 

Alla fine, l’ultima resistenza è vinta; i Turchi vittoriosi sciamano nel monastero. Solo una stanza, il magazzino delle polveri, resta barricato, e in questa stanza, vicino a un altare, al centro di un gruppo di madri e bambini, un uomo di 80 anni, un sacerdote, Padre Gabriel, sta pregando. 

Fuori padri e mariti stanno morendo, ma il triste destino di madri e figli non sarà quello di essere uccisi: sono promessi a due harem. La porta, aggredita a colpi di ascia, cederà. Il vecchio uomo prende una candela dall’altare, guarda quei bambini e quelle donne, affonda la candela nella polvere da sparo, e li salva. Una terribile azione, un’esplosione, salva gli spacciati, l’agonia diventa un trionfo, e questo eroico monastero, che ha combattuto come una fortezza, muore come un vulcano»

L'episodio avvenne nel 1866 e non fu risolutivo per le sorti della guerra civile, ma accese su Creta i riflettori del mondo intero.




Nascosto tra le colline a sud di Creta c'è il Monastero di Preveli; anche questo monastero ebbe un ruolo importante nelle vicende dell'isola. Nel monastero trovarono rifugio soldati dell'esercito alleato durante un rastrellamento da parte dei tedeschi. Grazie a questo rifugio vennero evacuati sani e salvi. Ora il monastero è uno dei siti più visitati dell'isola e ospita stabilmente dei monaci. 

La posizione a picco sul mar Libico è spettacolare e fa sì che il monastero tenga fede all'irraggiungibilità che contraddistingue da sempre questi luoghi di meditazione.


Un viaggio a Creta va preparato nei minimi dettagli; un po' perché le testimonianze ricoprono un arco di storia di 5000 anni e un po' perché le strade che percorrono l'isola non permettono, talvolta, spostamenti agevoli.
Ma scoprire i luoghi più nascosti e misteriosi è appagante quanto ritrovarsi, a fine giornata, a bere birra con il sole caldo che tramonta sul mare. Creta è un'isola da vivere!


Alcune informazioni utili...
Hotel:
Il Lato boutique hotel di Heraklion è perfetto sia per la posizione (vicino alla stazione degli autobus e a due passi dal centro) che per la qualità. Costa un po' più degli altri, ma se trovate una buona offerta è ottimo. Per non parlare della colazione! Provate a farvi assegnare una camera con balcone, se fate anche un po' di mare è utile per far asciugare i teli.

L'hotel Jechrina, poco fuori Chania, è eccezionale. Camere pulitissime e posizione favolosa sia per visitare la città (autobus che passano in continuazione) sia come base per le spiagge della costa occidentale. Inoltre la bella spiaggia di Agii Apostoli è a due passi. Nei pressi anche market e bar.
Il ristorante dell'hotel, il Piato, è ottimo!

Ad Agia Galini il ristorante Stochos è assolutamente da provare. Anche se c'è gente sono molto rapidi e gentilissimi. Tutte le portate assaggiate erano fantastiche e il motto "welcome to paradise" assume un nuovo significato!

Ho noleggiato un'auto tramite Cretarent: prenotata con largo anticipo (prezzi molto buoni) e pagata prima della partenza tramite Paypal. Auto nuova (nonostante in alta stagione non sia scontato) e servizio di consegna e ritiro puntualissimo.

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